16 Comments

  1. enricodesimone@frastwebnet.it
    29 Luglio 2010 @ 18:58

    In Serbia 200 euri in Italia 1200 il salario: stabiliscano gli stati il salario standard a carico impresa con integrazione governativa previo esaurimento della spesa per stipendi burocratici!

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  2. enricodesimone@fastwebnet.it
    8 Maggio 2010 @ 10:30

    rectius: 82% e non 75%; la suonata non cambia. Piuttosto, con la crisi sistemica – sempre quando piove in previsione del diluvio ci si accorge -,soccorrerebbe un bilancio unico europeo da confrontare con le agenzie di rating e studiare gli scostamenti. Garanzie reali e non contabili per la sostenibilita’ dell’euro

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  3. enricodesimone@fastwebnet.it
    1 Maggio 2010 @ 18:50

    Rif.to n° 12: la stampa si preoccupa della discesa dell’euro; intanto con l’entrata in vigore il rapporto dollaro euro era quasi alla pari, con Dusamberg scese quasi a 75 tanto che l’allora senatore Salvi lo defini’ cretino mentre per Prodi non significava niente, oggi si crea allarmismo sottovalutando la ripresa USA che invece con la discesa drogava l’euro rendendo non competitivo l’export europeo

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  4. enricodesimone
    28 Dicembre 2009 @ 17:56

    I macroscenari dovrebbero far riflettere sulle decisioni domestiche dei governi; le copenaghen dovrebbero essere annuali come i bilanci per armonizzare risorse e produzioni con unica moneta di scambioed una legislazione di oneri economici e di ore lavorative in attesa dell’ unico costo del lavoro

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  5. enricodesimone
    28 Dicembre 2009 @ 17:43

    L’Europa geo-economica col suo Euro, cuscinetto tra Americaq e Cina

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  6. enricodesimone@fastwebnet.it
    31 Luglio 2009 @ 13:24

    Per essere competitivi con la Cina senza abbrutimento manuale ed in buona pace con lo sviluppo capitalistico, l’accumulazione di ricchezza deve limitarsi a quella industriale col superamento di quella da accumulo professionale, sovrattutto per le professioni di derivazione romanistica che Sarkozy intendeva modificare; riduzioni di circolazione di beni e servizi derivate dello scoraggiamento del dinamismo individuale compresso

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  7. enricodesimone
    11 Luglio 2008 @ 21:39

    La debolezza del dollaro fa salire la quotazione dell’oro, oltre che del petrolio. Mentre con l’oro si diventa re Mida, col petrolio si campa di rendita

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  8. MG
    28 Settembre 2007 @ 15:30

    Che inquini meno di quelle elettriche, onestamente vorrei vedere i dati: entrambe hanno bisogno di elettricità (per il funzionamento o per la produzione di idrogeno), ma l’impianto “cella a combustibile” (che non definirei l’equivalente concettuale del motore a scoppio), intendendo l’intero processo, ha rendimenti minori, quindi consuma piú elettricità , quindi consuma piú petrolio; è stato fatto un calcolo su degli autobus, ed è venuto fuori che con l’energia di uno a celle a combustibile ne muovi circa due elettrici (http://www.aspoitalia.net/index.php?option=com_content&task=view&id=175&Itemid=38). “Probabilmente inquina meno”, dici; su quali basi? Con quali dati? Hai dei fondamenti, per fare una simile affermazione? Inoltre, a quale inquinamento ti riferisci? Gas serra? Metalli pesanti? Polveri fini? Come già detto per Eolo, al di là delle parole sarebbero graditi dei dati.
    Senza contare piccolezze come il fatto che l’immagazzinamento dell’idrogeno è tutto meno che un problema risolto, e che l’idrogeno stesso presenta delle difficoltà di utilizzo legate alla sua stessa natura.

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  9. Sergio
    18 Settembre 2007 @ 09:44

    La Gran Bretagna ha chiuso le miniere di carbone, ha di fatto rinunciato ad avere una propria industria dell’auto, eppure sta piuttosto bene (a parte le malefatte del sistema bancario di cui si sta parlando in questi giorni) avendo sviluppato il settore delle nuove tecnologie, del biomedico, della ricerca scientifica. Quando parliamo della pecora dolly, ricordiamoci che al di là del dibattito etico, ci sono colossali investimenti nella ricerca che lì sono stati fatti e qui no.
    Parte dei nostri limiti derivano dal mezzogiorno d’Italia, che ha bruciato tonnellate di euro dell’UE senza riuscire a creare infrastrutture adeguate e imprese di successo, ma parte dei nostri limiti sono insiti nel nostro modo di pensare all’impresa, alla produzione e agli interessi strategici della collettività . Faccio un esempio: se siamo in ritardo sulla TAV Torino Lione che fa parte di un corridoio europeo strategico pr il nostro futuro, non credo sia colpa del sud italia, credo sia colpa di particolarismi per cui in questo paese non si decide mai niente. L’anello autostradale di Mestre doveva essere fatto 15 anni fa, la tezra corsia per trieste e una adeguata indfrastruttura ferroviaria per l’est pure. Sull’appennino emiliano stanno cercando di bloccare l’installazione di centrali eoliche, ma poi si dice no al nucleare, ai gassificatori in adriatico, al turbogas: come facciamo ad andare avanti?Con la bici a idrogeno made in Shangai?

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  10. enricodesimone
    17 Settembre 2007 @ 09:56

    Sono daccordo con Luca con l’energia problema fondamentale, ma se poi non si e’ piu’ legati al petrolio ma ad altro si sovvertono i condizionamenti per lo sviluppo all’infinito verso la produzione decrescente d’all’ eligottero all’accendino

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  11. agriturismo umbria
    17 Settembre 2007 @ 07:47

    Forse hai ragione in parte come in tutte le cose,
    comunque un po’ di allarmismo fa bene per non far restare con le mani in mano chi di dovere !!!
    saluti dall’Umbria.

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  12. stefano
    16 Settembre 2007 @ 21:45

    Sono d’accordo che andare a produrre in Cina da parte degli italiani e come regalare loro delle conoscenze, quindi un volersi fare male ( si dimentica ancora l’Africa purtroppo).
    La Cina sta facendo il classico: produci per altri a basso costo, con i soldi fatti compera gli Altri, e poi vendi agli Altri ed a te stessa visto che ormai sei la padrona).
    Ti prego però di far capire a quei rincoglioniti di noi italiani che tutto questo è sopratutto colpa nostra e non sempre e solo del governo, dello stato, del sistema e pugnette varie.
    Smettendo di dare da mangiare ( alias comperare) dai cinesi intanto facciamo una buona azione a noi stessi ( e visto che parli del veneto e delle aziende venete, sappiamo bene che la qualità , i cinesi ancora non la conoscono,non si fa cultura in pochi decenni, molte nostre aziende venete invece la fanno,la certificazione SA 8000 all’inzizio dell’anno in tutto il mondo erano circa 1200 aziende, oltre 300 le italiane!!! ,sai dico questo per esperienza diretta)
    Infine Loris, io sono un estimatore della aristocrazia meridionale,e ti spiego il perchè: nel 1870 il banco di Napoli aveva circa l’80% del risparmio circolante in Italia, le altre banche del centro e “nordiche” solo il 20%.!!! In Campania e nata la prima tratta ferroviaria qualche anno dopo, quando al nord si andava ancora sulle chiatte , si, sia a Milano e dintorni che il Veneto,ecc.ecc. La prima raccolta e lavorazione INDUSTRIALE e stata fatta al Sud ( in sicilia , per le arancie e le verdure). Perchè si continua sempre a nascondere anche questa parte di Storia ,cazzo!!! Leggo le tue belle scoperte sulla Non Unità d’Italia e i falsi referendari, ma diamo anche ad altri il merito che realmente hanno. La conqusita dell’Italia “unita” è stata solo una guerra civile pagata dal Nord per non sopperire al Sud, Garibaldi è stato un mercenario e basta. Finiamola con tutta ‘sta sega lunghissima di spirito nazionale e balle varie. La Mafia è stato il tributo del Nord ( come facevano i romani con i consoli ai confini dell’impero) per tenersi buoni i territori conquistati al Sud, con il beneplacido della Chiesa che era ed è la più grande potenza finanziaria dell’Occidente.
    Grazie se vorrai pubblicare anche questo mio, altrimenti grazie comuque per la possibilità di avervi fatto esprimere il mio parere.
    Ultima chiosa: in quanti sanno che nel 1936 un alto funzionario di Hitler andò in oriente per vedere se era possibile portare gli ebrei dove ora c’e Isralele , prima di passare al concentramento in Polonia?!? La missione di questo funzionario falli perchè gli arabi di quei tempi non volevano gli eberi, che guarda caso in circa 2000 anni di storia hanno collezionato 186 reprimende varie da tutti gli stati europei. E anche questo dovrebbe cominciare a far pensare se la cultura ebraica e proprio così casta e pura come vogliono continuare a farci credere!
    Distintamente
    Stefano Cervellini

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  13. Daniele Florio
    16 Settembre 2007 @ 15:58

    Secondo me stai un po’ ingigantendo le cose. Il fatto che si stia producendo questa bicicletta non significa necessariamente che l’Italia è perduta… cioè che senso ha ?

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  14. luca
    16 Settembre 2007 @ 14:20

    Si fa presto caro Loris a dare giudizi e previsioni catastrofiche. I macroscenari che ci attendono sono ancora molto incerti e sicuramente inquietanti. Io personalmente ritengo che la madre di tutti i problemi nn sarà tra quelle che dici tu: la corsa all’energia secondo me sarà il vero disastro da contrastare. Quando quel miliardo di persone vorranno anche loro il tostapane…..
    Ma se sarà come dici tu, allora che senso ha preoccuparsene?
    Io credo che l’economia abbia anche bisongo di iniezioni di fiducia… tu qui ne dai ben poca e secondo me hai sprecato un’occasione per far qualcosa di utile anche tu.

    ciaoooo
    Luca

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  15. Roberto
    15 Settembre 2007 @ 18:01

    Sono d’accordo anche io.

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  16. mario
    15 Settembre 2007 @ 08:37

    Sono perfettamente d’accordo

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