9 Comments

  1. jacopo
    15 Dicembre 2009 @ 16:06

    Sì, quello che dici è indubitabile xké un dato di fatto.. è da tempo che seguo il vs progetto e tutte queste cose le avevo capite. Il punto è che le ex-colonie (come le venetie) che hanno ottenuto l’indipendenza hanno trovato poteri molto forti a sostenerle per motivi di natura economica e geopolitica: penso ai paesi dell’ex jugoslavia, di cui si è favorita l’indipendenza per tagliare le gambe alla Serbia (come ora si fa sostenendo l’indipendenza del Kossovo). Ma il punto è che ora questi paesi sono di fatto “neo-colonie” euro-anglo-americane (kosovo, bosnia, croazia), seppur formalmente indipendenti. Oppure i paesi africani, a cui si è concessa l’indipendenza per finta, perchè quei poteri finanziari che sostenevano l’occupazione coloniale a loro danni ora finanziano i loro governi “liberi ed indipendenti”. insomma, un’indipendenza fittizia. come indipendenza fittizia è quella richiesta dal PNV e da altri partiti veneti, ma proprio x questo loro trovano spazio nei media e voi siete censurati: loro sono funzionali al sistema, voi di rottura. X qst nessun giornale vi darà mai spazio: ha forse mai dato spazio a movimenti genuinamente anti-sistema?. Ora, l’europa è disposta a tollerare solo tali forme di pseudo-autodeterminazione.
    Anche alla luce di questo, il richiamo al diritto internazionale conta fino ad un certo punto, xké (come scrive anche lo stesso Della Luna) il diritto è in realtà sempre fondato sull’arbitrarietà e la legalità è sempre un’adeguamento ad uno stato di cose predeterminato (spesso sedimentato con una costruzione di consenso). ad esempio: i trattati europei sono tutti incostituzionali x la costituzione italiana, quindi le direttive europee applicate nel territorio dell’italia non avrebbero valore legale (xò sono considerate”legali” xkè basate su decisioni prese “in alio loco” rispetto alla sede legislativa); a sua volta, xò, l’italia è illegale xké la sua istituzione è contraria al diritto internazionale dell’epoca, (ma la decisione di creare l’italia è stata presa a tavolino in altra sede, quindi si è cancellato il diritto sostituendolo arbitrariamente) ecc. (ne sa qualcosa Schmitt, che ha passato la vita a cercare un fondamento allo stato di diritto senza mai trovarlo).
    sono d’accordo sul fatto che non esistano gli “italiani” (x qst continuo ad usare le virgolette), ma in verità tutti i popoli nazionali sono frutto di un’invenzione, talvolta a tavolino (si pensi uno su tutti al “popolo ebraico”, che è un falso storico colossale), semplicemente in italia l’eterogeneità etnica è tale da pelesarlo + ke in altri paesi: belgio, spagna, regno unito non sono stati nazionali, ma in realtà nemmeno germania, francia, ecc. lo stesso tentativo di creare uno stato nazionale veneto porterebbe presto o tardi all’irridentismo friulano (anche se la prov di udine è da sempre veneta, il friuli ha una lingua propria e nessuno può negargli il diritto ad essere “nazione”). Lo stesso popolo veneto tout-court va considerato un’invenzione: ad es, nel 1797 molti giacobini padovani (ingenuamente) festeggiarono l’arrivo di napoleone sentendosi “liberati” dai veneziani, i quali avevano di fatto conquistato le altre province “venete” secoli prima. Questo non significa che le identità etniche non esistano, ma semplicemente che esistono come “formazioni in atto”, quindi solo come entità concettuali. Ecco perché puntare più all’idea di COMUNITÁ che a creare nuovi etno-nazionalismi (funzionali all’impero). proprio per questo, secondo me, è meglio partire da ciò che politicamente esiste già , uno stato italiano, seppure fittizio, per riaffermare la sovranità nei confronti dei poteri sovranazionali. ovviamente attraverso progetti che creino consapevolezza e puntino all’autogoverno delle comunità : quindi ad una “risignificazione” del concetto di STATO, da costruzione dispotica anti-comunitaria e sovra-individuale (come plasmata dall’assolutista Thomas Hobbes, padre delle “democrazia” moderna) a costruzione orizzontale e cooperativa in senso comunitaristico (cioè federalismo, ma meglio di quello svizzero). Partendo dalla base (cioè dagli individui), xkè senza di essa, la piramide crolla (ricostruire nuove piramidi non sarebbe molto utile). Ecco che allora, creato nel tempo e nelle coscienze questo nuovo paradigma, lo scoglio del diritto ci verrà stavolta in aiuto, a legittimare lo stato di cose così creato (quindi “legge” come constatazione di uno stato di cose esistenti, non come qualcosa di esterno a cui uniformarsi: così la penserebbe anche heinz von foerster) Inoltre, la rivendicazione dell’autogoverno delle venetie (a cui guardo, da veneto, con simpatia) rischia di essere escludente xké rischia di trovare un’alzata di scudi da parte della popolazione non veneta ivi residente oppure da chi è ancora affezionato al mito garibaldino (una levata di scudi istintiva, non ragionata, dato ke il vs non è certo un progetto razzista -anzi!- ma è necessario pensare anche all’aspetto mediatico). Su Della Luna vale qnt scritto all’inizio: lui pensa che veneti, lombardi, ecc possano raggiungere l’indipendenza creando alleanze economiche con altre aree d’europa (cosa ke mi sembra pensi anke tu) come ha fatto la slovenia, ma le venetie che così dovessero “liberarsi” finirebbero per essere colonie franco-tedesche pronte a fornire manodopera e servizi in cambio di..libertà fittizia! Pensi ke tedeski o austiaci tutelerebbero le nostre piccole imprese a conduzione familiare oppure il nostro patrimonio ambientale? ne è un kiaro esempio il sud italia, ke è stato sfruttato attraverso lo stato dai capitalisti toscano-padani sin dall’unificazione (mentre x noi veneti vige un principio di sfruttamento opposto: paghiamo allo stato, xké questo crei reti di dipendenza nel sud coi nostri skei). A tal proposito, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi dell’euroregione Veneto-carinzia-FVG inaugurata di recente?
    Ammetto ke il mio approccio alla questione è + filosofico, ma certo non per questo meno pratico. nonostante le mie precisazioni, sono cmq favorevole al progetto di autogoverno, se non altro xké contribuisce a svegliare la gente e a creare una rottura anche giuridica con qst stato..e qnd uno schema si rompe, emergono mondi nuovi.
    Grazie

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  2. jacopo
    14 Dicembre 2009 @ 17:26

    la via dell’autogoverno non esclude la via monetaria? sì e no.
    NO xkè il concetto stesso di autogoverno è alla base di qualsiasi tentativo di riaffermazione della sovranità popolare autentica: sovranità e autogoverno non si danno l’uno senza l’altra. MA ANCHE SI perché tu parli di “Venetie” (legittimo), ma in che modo affermare la validità giuridica di tale entità se il nostro stesso diritto nazionale (al quale ti appelli x la famosa legge del ’71) sta per essere smantellato? certo, ci sono le leggi europee ed internazionali ma in che misura l’UE sarà disposta ad accettare le venetie e non semmai il “veneto”? mi sembra ad esempio ke il progetto del PNV vada in una direzione di conciliazione con qst europa: indipendenza del veneto, adozione dell’euro..insomma: una truffa! (motivo per cui il PNV trova più spazio nei media locali rispetto al vostro movimento) se poi penso ai manifesti PD x uno stato veneto indipendente, 2 + 2 = 4. Proprio xkè il vostro movimento si richiama al concetto di autogoverno non può trovare spazio in qst assetto internazionale, in cui si vuole che la società sia governata dall’esterno, pur dandole l’illusione di autogovernarsi: l'”Europa delle Regioni” va esattamente in qst direzione! in sostanza: non si rischia di far troppo affidamento in qst europa e rimanere “in braghe di tela”? quindi rischia di diventare escludente xkè presuppone di parlare solo ai veneti, mentre un progetto di riforma monetaria nazionale garantirebbe benessere e abbondanza di risorse (economiche e non solo) a tutti gli “italiani”: sarebbe un terno al lotto x veneti, meridionali, ecc..x tutti. Quindi avrebbe il vantaggio di trovare “risorse umane” in tutto il paese e di ottenere un risultato migliore in tempi più veloci..(qst a mio avviso è il “limite” anche della proposta di Della Luna: pensare che eventuali forze economiche straniere possano avere a cuore gli interessi dei veneti). penso a progetti come il PRIMIT o -ancora meglio- lo SCEC..ciò non toglie validità alle venetie, che rimane un progetto molto intelligente e “pericoloso” per il sistema, ma si tratta di integrarlo in uno sforzo più grande, all’interno del quale si possa cooperare per portare a casa risultati concreti. All’inizio magari una moneta complementare (come quella indicata da Galloni insieme a Della Luna) agganciata all’euro (o una rete di + monete), in modo ke gli evidenti benefici portati da questa creino consenso x poter fare poi una vera e propria riforma..
    riguardo il vs progetto di moneta pubblica, ne ho sentito parlare ma non ho trovato nulla di specifico, se potresti magari indicarmi qualche link sarei ben lieto di informarmi, così poi ne so di +
    grazie, in simpatia

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  3. ultrazolfo
    14 Dicembre 2009 @ 17:09

    per restare sul pezzo!. :”l’evasione del sud paralizza l’italia e la destina al tracollo”.
    Il titolo si puo’ semplificare tout-court :” il sud affonda l’italia. COSA DOBBIAMO fare HIC et NUNC per accelerare il processo, che e’ gia’ irreversibile ??”.
    Posto che da veneto “non me cale alcunche’ ” delle italiche sorti, quali sono le azioni da praticare per suggellare il default italiano, come ieri Argentina, oggi Islanda, domani Grecia…epoi epoi…indovinate ?.
    Io ricordo sempre che le rivoluzioni(Americana e Francese) nacquero da tasse e da miseria. Ora, del primo componente, ne abbiamo “ad abundantiam”; attendiamo il tracollo dell’economia e potremo anche contare sulla “pancia vuota”.
    ….Fremo ansiosamente per la chiusura di Marghera…..che lentamente,…. DEVE MORIRE !!!….e’ questione di ore o di giorni !!!.

    La metalmeccanica Veneta e’ uno ZOMBIE od un “dead man walking”.
    I sindacalisti continuano a ripetere mantra tibetani e non si sono accorti che “l’armata rossa” ci ha sconfitto senza sparare un colpo, ricoprendoci di tonnellate e KMcubici di containers.
    Bellocchio non aveva capito che la Cina e’ vicina, ma e’ dentro di noi.
    Finalmente abbiamo sterminato i vessati padroni e…… contemporanemante….avremo prodotto una sterminata infinita’ di disoccupati.
    ….proprio quello che ci serve, compresi i padroni che ora avranno il tempo di discutere di tasse, perche’ il business e’ sparito.
    …e mentre noi stiamo apettando il default, le dipendenti pubbliche vengono colte in fallo o sotto di esso, stante che le trovano, una volta tanto, a letto …in malattia…….
    Perche’ non facciamo qualche manifestazione contro il migliorista e contro i 150 anni ??????.
    Di fatto ci hanno infinocchiati con un plebiscito truffa.
    Oggi fanno altrettanto e domani pure.
    Cosa DOBBIAMO fare per accelerare il collasso ???.
    Serenissimi Saluti
    Martino

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  4. maurizio
    14 Dicembre 2009 @ 15:41

    Caro Loris,
    mi sembra di leggere le stesse cose che leggo, vedo e ascolto ovunque. Se al governo c’è la sinistra tutti scendono in piazza per contestare. Se al governo c’è la destra… stessa minestra.
    E’ questo il gioco di potere per disorientare i cittadini, i politici lo hanno imparato bene. Ma anche i cittadini lo stanno, fortunatamente, capendo.
    Non mi sembra di leggere in nessun giornale né ascoltare nessun programma televisivo i meriti di questo governo, che pure di lacune ne ha. L’ultimo evento che gira ovunque da ieri sera è la violenza subita di Berlusconi a Milano dove un folle gli ha scagliato un oggetto in faccia rompendogli due denti ed il setto nasale. Ovunque se ne parla ma, bada bene, ognuno second
    o la propria convenienza. C’è chi dice che se l’è cercata perché i cittadini sono allo stremo, chi dice che lui era stato avvisato che un folle poteva commettere un attentato. I mass media di destra invece parlano diversamente.
    Il problema alla base di tutto, dal mio avviso, è il movimento di sinistra, incapace di proporsi ma bravissimo a scatenare odio, contestazioni e scontri. E quando ci riescono attribuiscono le responsabilità all’avversario: vedi il G8 di Genova, vedi le manifestazioni di Roma e quelle di Milano dove i contestatori disubbidienti applicano le linee guida della sinistra.
    Che vergogna

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    • loris
      14 Dicembre 2009 @ 16:05

      Anche tu però finisci col cadere nel tranello del “dividi et imperat” destra-sinistra, mentre ieri era DC-PCI.
      Io sto cominciando a pensare che il problema sia generazionale e che una soluzione potrebbe essere quella di lasciare a casa tutti quelli sopra i 50 anni o dopo il secondo mandato parlamentare. Cosa ne dici ?

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  5. jacopo
    14 Dicembre 2009 @ 13:56

    Caro Loris,
    mi è sembrato che dalle sue parole si evinca quasi un invito a cavalcare l’onda della globalizzazione e dell’unificazione europea..tralasciando i (seppur importantisssimi!) lati oscuri del trattato di lisbona (che di fatto costruisce una dittatura sovranazionale e non eletta democraticamente), vorrei però sottolineare come tutte le problematiche da lei considerate (che sono quelle da cui nasce la sua proposta di autogoverno delle venetie, a quanto mi è parso di capire) sono frutto di un meccanismo molto più subdolo, che tiene imbrigliate ormai quasi tutte le nazioni del mondo (tranne pochi “paesi canaglia”), ossia il meccanismo di ingegneria sociale che ha alla sua base la proprietà privata della moneta (BCE, FED, ecc) e il signoraggio creditizio (riserva frazionaria). Un meccanismo creato sì dalla politica, ma al suo controllo sfuggito quasi totalmente. ritengo quindi che l’unica soluzione per tutti i popoli del mondo, veneti, italiani e meridionali compresi, sia costruire un nuovo paradigma di consenso per creare di fatto una riforma monetaria. questa consapevolezza aprirebbe poi le porte ad una “risignificazione” del concetto di stato e ad un ripensamento dei rapporti di questo con l’europa, oltre che un suo riassetto confederale o comunitaristico. ma la via seguita da qst’europa è l’opposta: in essa non c’è più libertà per i veneti, ma più schiavitù! se noi tutti, stanchi di una politica canaglia e di uno stato oppressore, ci unissimo in progetti che partano dal basso per ottenere un risultato comune (come la riforma monetaria) veramente rivoluzionario, allora potremmo liberarci dalle nostre catene molto più velocemente ed in modo più soddisfacente. Mi perdoni, ma il succo del mio discorso è: se si invitasse la gente a costruire davvero un modello di società fondata sulla proprietà pubblica della moneta, si otterrebbe un risultato migliore, più soddisfcente, più concreto e in tempi più rapidi di quanto si possa fare proseguendo sulla via solitaria di un’autogoverno che nessun giudice o commissario europeo ci vorrà mai riconoscere (in realtà non esistono leggi, ma solo interpretazioni ed interpretazioni delle possibili applicazioni!) se non a patto di fondare l’ennesimo staterello massonico, in cui magari si parlerà ed insegnerà il veneto e si vedrà sventolare il nostro leone, ma non ci sarà più spazio per la libertà , con una moneta privata..!
    questo mio commnento non vuole essere distruttivo o provocatorio, ma solo esortare (umilmente) ad una riflessione. complimenti cmq x il suo lavoro di sabotaggio (verso lo stato), xkè una voce scomoda fa sempre comodo! 🙂
    jacopo castellini

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    • loris
      14 Dicembre 2009 @ 15:52

      Caro Jacopo,
      il mio discorso non esclude il tuo, anzi.

      La via monetaria è certamente una uscita possibile uscita dall’oppressione occulta del Signoraggio, e noi delle Istituzioni di Autogoverno da anni stiamo elaborando una moneta nostra di proprietà dello Stato, ossia dei cittadini, sulla scorta di quanto indicato da vari autori, fra i quali Marco della Luna e Antonio Miclavez.

      Però la tua ipotesi dello smascheramento dell’Europa oppressiva secondo me non è imminente e mi pare che non faccia i conti con la furbizia della BCE.
      Infatti io credo che per i prossimi 10 anni l’Euro sarà sempre più moneta di riferimento a causa di un dollaro sempre più debole ed emarginato.

      Questo deriverà più che altro dalla creazione o tendenza verso la creazione di una moneta mondiale basata sulla ponderazione di più monete, metalli, preziosi e petrolio, istanza proposta di recente dal gruppo di Shangai (Russia, Cina, Venezuela) e dai paesi arabi. Questo determinerà la fine del signoraggio degli USA sul mondo, e quindi la fine dell’impero americano che da consumatore importatore dovrà ritornare esportatore passando per l’autarchia, la crisi, e la recessione interna.

      Il problema è semmai quello di individuare chi possa creare una moneta sovrana fuori dai meccanismi mondiali che indichi, ed ad oggi io conosco solo le Venetie, che per altro è anche la zona più produttiva d’Europa, non per questo quella con il reddito disponibile pro capite più alto poiché esso viene trafugato.

      Tu sei disposto a lavorare su questo ?

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  6. carlo
    13 Dicembre 2009 @ 08:40

    E’ VERO QUASI TUTTO IL SUO DISCORSO,MA, DIMENTICA CHE IL PESCE PUZZA DALLA TESTA, CHI HA ABITUATO IL POPOLO A COMPORTARSI NEL MODO CHE LEI HA DESCRITTO?, CHI HA PERMESSO ASSUNZIONI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SENZA CHE CE NE FOSSE BISOGNO?CHI HA CREATO ENTI INUTILI? E IL NUMERO DI PARLAMENTARI ESAGERATO, E LE PENSIONI ESORBITANTI CHE LOR SIGNORI GOVERNANTI PERCEPISCONO DOPO 2 ANNI SEI MESI E UN GIORNO ALLA FACCIA DEL PAESE!, E LO SPRECO DI DENARO PUBBLICO?
    QUINDI, NON E’ COLPA DEL POPOLO SE L’ITALIA E’ INGOVERNABILE,MA,DI TUTTA LA CLASSE POLITICA PASSATA CHE HA DATO AL POPOLO ITALIANO IL CATTIVO ESEMPIO. SALUTI ,CARLO

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